legittimo impedimento, botta e risposta Cicchitto D'alema
(ASCA) - Roma, 3 feb - Botta e risposta tra il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, e Massimo D'Alema, prima della votazione finale sul legittimo impedimento.
Ha iniziato Cicchitto quando, nella sua dichiarazione di voto, si e' rivolto a D'Alema. ''Lei ha meno bisogno di avvocati di Berlusconi - ha detto - sia per un diverso atteggiamento nei suoi confronti di molti magistrati, a partire dal pm Di Pietro, sia perche' nel passato lei si e' potuto avvalere dell'immunita', che vale a livello del parlamento europeo e in quella sede c'e' stato il voto a favore dei parlamentari del centrodestra che non sono garantisti a senso unico come lei''.
La replica di D'Alema e' giunta subito dopo. ''Primo, non mi sono mai avvalso di alcuna immunita'. La magistratura milanese, come e' noto - ha spiegato D'Alema - aveva fatto richiesta di utilizzare intercettazioni in un procedimento contro terza persona e il parlamento europeo ha rifiutato tale autorizzazione''. Quindi il discorso sull'immunita' ''non esiste''. ''Secondo, sono stato indagato per 8 anni alla Procura della Repubblica di Venezia ad opera del giudice Nordio. In questo periodo sono stato Presidente del Consiglio. Sono stato indagato, ho risposto alle domande del giudice, l'ho incontrato pur essendo segretario del maggior partito di governo e pure Presidente del Consiglio. Dopo 8 anni sono stato prosciolto senza alcuna legge di protezione.
Questi sono i fatti - ha concluso D'Alema - poi il dibattito si sviluppi, ma la deformazione colunniosa dei fatti non aiuta la civilta' del dibattito''.
lsa/sam/bra
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